Si è tenuto ieri presso la Sala Congressi di Porto San Rocco a Muggia (TS) il convegno finale del progetto S.HO.W - Social Housing Watch - Osservatorio sperimentale delle politiche di Social Housing in relazione alle politiche di welfare.
L'evento è iniziato con i saluti istituzionali dell'ATER Trieste, del Comune di Muggia, dell’ASS. 1 – Triestina, del ACER Ferrara e dell’Autorità di Gestione del Programma.
Gli interventi hanno sottolineato come il progetto abbia contribuito al coinvolgimento diretto con gli utenti nei due micro territori oggetto dell’intervento, con un’analisi dei nuovi bisogni e la concreta adozione di soluzioni nel campo dell’edilizia residenziale pubblica, con un uso ottimale delle risorse disponibili.
E’ emersa inoltre forte la volontà di proseguire con le attività avviate sul progetto – presentato come esempio concreto di buone pratiche sul territorio con amministrazioni, soggetti e realtà territoriali diverse che hanno lavorato insieme – e la volontà di far crescere ulteriormente il progetto sia negli aspetti socio sanitari che nei rapporti transfrontalieri.
Dopo una presentazione generale del progetto è seguita una presentazione dettagliata delle attività progettuali realizzate dai partner progettuali.
L’intervento sperimentale nella microarea di Zindis ha coinvolto la cittadinanza sulla progettazione delle aree esterne con il percorso partecipativo “Spazi pubblici al centro” che ha visto la realizzazione di manutenzione ordinaria, viabilità, parcheggi, illuminazione a LED, aree verdi, risistemazione del piazzale centrale, la realizzazione di un orto sociale e la ristrutturazione dei locali della nuova sede Microarea Zindis con l’attivazione di un servizio di portierato socio-sanitario di assistenza alla popolazione, attraverso un nuovo modo di progettare con la comunità attore chiave nel riqualificare lo spazio pubblico in cui vive.
L’altro intervento ha riguardato invece il centro storico di Capodistria partendo anche in questo caso dalla partecipazione attiva degli abitanti nella progettazione partecipata degli spazi pubblici. In questo caso si è proceduto alla riqualificazione dell’edificio e alla realizzazione del Centro diurno per bambini e ragazzi, presso il quale l’attività è rivolta al miglioramento delle capacità di apprendimento dei bambini in famiglia e la loro inclusione sociale. Altre attività hanno riguardato l’organizzazione di laboratori terapeutici e di incontri con i genitori delle scuole vicine sul tema della comunicazione non violenta, nonché la realizzazione di una ricerca sui pareri e fabbisogni della popolazione in alcune aree della città. Si è proceduto quindi con una mappatura di scenari riguardanti gli spazi pubblici e la realizzazione di un laboratorio urbano attraverso un ortofoto sulla quale gli abitanti hanno presentato le proprie idee di riqualificazione degli spazi pubblici all’aperto.
Quanto realizzato a livello locale ha alimentato la nascita dell’Osservatorio transfrontaliero, quale comune contenitore in cui trasferire i risultati raggiunti e tradurli in strategie di partnership territoriali e policy innovative.
Importante parte del progetto è stata anche l’attivazione di una sperimentale didattica transfrontaliera tra le scuole elementari di Zindis e Hrvatini-Crevatini.
L’incontro si è concluso con l’auspicio che quanto realizzato sul progetto come progetto pilota possa diventare una prassi operativa e comune anche su territori più vasti in risposta alle attivazioni promosse dei cittadini.
Al termine della conferenza si è svolta la visita guidata a Zindis.
