Titolo: Valutazione del rischio d’infezione per borreliosi di Lyme ed altre malattire trasmesse da zecca nella fascia pedemontana e nel territorio transfrontaliero del Friuli Venezia Giulia e Slovenia: creazione mappe di rischio.
Asse prioritario di riferimento: Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi
Misura: Misura 3.2 - Cooperazione nella cultura, nella comunicazione, nella ricerca e tra istituzioni per l’armonizzazione dei sistemi
Codice/Acronimo: AAFVG332367
Beneficiario: Dipartimento di scienze biomediche - Università degli Studi di Trieste
Partner: Clinica dermatologica - Ospedale di Cattinara Dipartimento di biologia - Università degli Studi di Trieste Istituto per la microbiologia e imunologia (Ljubljana Laboratorio di virologia - Istituto Superiore di Sanità Ospedale
Descrizione: La necessità di acquisire informazioni sulle zecche, in particolare “Ixodes ricinus” (la zecca dei boschi) e sulle malattie da esse trasmesse, quali la Borreliosi di Lyme e l’encefalite da virus TBE, risulta particolarmente pressante in relazione all’emergenza sanitaria. Al riguardo, il presente progetto intende estendere la mappatura del territorio nella zona della Slovenia (distretto forestale di Sežana), ricontrollare le zone già esaminate del Carso triestino e studiare alcune aree campione rappresentative della fascia submontana, dove la raccolta delle zecche avviene con la tecnica dello sbandieramento. L’attività di ricerca risulta funzionale alla produzione - tramite estrapolazione dei dati riferiti alle stazioni di campionamento - di una mappa degli habitat favorevoli a “Ixodes ricinus”. Incrociando la carta degli habitat con i dati relativi ai casi clinici registrati, quelli relativi alla sieropositività dei forestali e l’infettività delle zecche raccolte, viene prodotta una mappa del rischio potenziale di trasmissione di malattie trasmesse da zecche per località campione del territorio sopra indicato. La mappa di rischio “morso zecca” può, quindi, essere utilizzata a livello di prevenzione territoriale per la disposizione di segnali nelle zone più esposte al rischio. Il progetto sviluppa, infine, iniziative convegnistiche e di informazione sul territorio.