Titolo: Tra Natisone e Isonzo: storia e archeologia di un territorio
Asse prioritario di riferimento: Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi
Misura: Misura 3.2 - Cooperazione nella cultura, nella comunicazione, nella ricerca e tra istituzioni per l’armonizzazione dei sistemi
Codice/Acronimo: AAFVG332303
Beneficiario: Dipartimento di scienze dell'antichità - Università degli Studi di Trieste
Partner: Comune Cividale del Friuli Comune Corno di Rosazzo Comunità montana "Torre, Natisone e Collio" Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali - Università degli Studi di Udine Museo di Nova Gorica Dipartimento di archeologia - Università di Ljubljana Circolo di cultura slovena "Ivan Trinko" (Cividale del Friuli) Museo di Tolmin Unità amministrativa (Tolmin)
Descrizione: Il presente progetto mira alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e alla ricostruzione del paesaggio antico del territorio posto a cavallo del confine italo–sloveno ed, in particolare, quello compreso tra l’alto corso dei fiumi Natisone ed Isonzo. Al riguardo, il territorio prescelto offre notevoli potenzialità sotto l’aspetto storico–archeologico, come si può desumere dalle importanti scoperte degli inizi del Novecento (necropoli di S. Quirino e Dernazzacco, abitato di Most na Soči, insediamento d’altura di Tonovcov Grad presso Kobarid). Dalle grotte ai castellieri e alle loro necropoli, alle difese romane dei confini e ai siti fortificati altomedievali, il territorio dimostra una lunga continuità di frequentazione e si distingue per la presenza di alcuni complessi archeologici che offrono ampie possibilità di valorizzazione. L’importanza strategica della zona attraverso i secoli trova significativo riscontro nella continuità delle linee di difesa, fino alla Prima Guerra Mondiale. Una volta soddisfatta l’esigenza della redazione di una carta archeologica comune, basata su una catalogazione sistematica dei siti e dei reperti e realizzata con gli stessi criteri e modalità per entrambi i territori, il progetto prevede l’approfondimento di temi specifici connessi alla particolare conformazione dell’area indagata. In particolare, vengono analizzate le caratteristiche tecniche della viabilità in epoca romana e le relazioni tra i tracciati stradali e gli insediamenti. L’individuazione dei tracciati viari antichi e dei siti ad essi correlati, oltre a contribuire in modo sostanziale al progresso delle conoscenze, consente la configurazione di itinerari turistici a carattere tematico e didattico, in un’ottica di rivitalizzazione e recupero delle memorie e delle tradizioni del territorio.