Titolo: I siti costieri dell'alto arco adriatico: indagini topografiche a terra e a mare.
Asse prioritario di riferimento: Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi
Misura: Misura 3.2 - Cooperazione nella cultura, nella comunicazione, nella ricerca e tra istituzioni per l’armonizzazione dei sistemi
Codice/Acronimo: AAFVG332284
Beneficiario: Dipartimento di scienze dell'antichità - Università degli Studi di Trieste
Partner: Centro ricerche "ENEA Casaccia" (S. Maria di Galeria) Comune Duino Aurisina - Devin Nabrežina Comune Muggia Comune Trieste Pomorski muzej – Museo del mare »Sergej Mašera« Piran – Pirano Provincia Trieste
Descrizione: Il presente progetto prevede una ricerca sistematica delle strutture romane e medievali parzialmente o totalmente sommerse e delle evidenze nella fascia immediatamente retrostante, lungo il tratto di costa compreso tra le foci del Timavo e Piran-Pirano. L’iniziativa è animata da una prospettiva nuova della ricerca, conservazione, valorizzazione e fruizione dei giacimenti archeologici: la landscape archaeology - l’archeologia dei paesaggi, per restituire agli stessi l’integrità e la comune identità. Per rendere fruibili le conoscenze acquisite, vengono elaborati materiali da utilizzare sia all’interno delle sedi dei musei sia all’esterno, nell’ambito di un sistema di Parco o Itinerario Archeologico Costiero dedicato ad un turismo terrestre e subacqueo. Si intende offrire - soprattutto per la fruizione da parte delle scuole del territorio - una serie di sussidi: aerofotopiani corredati di indicazioni sul posizionamento delle strutture portuali, immagini fotografiche, spiegazioni sulle tecniche di indagine adottate, l’esposizione di una ricostruzione della costa con i vari approdi e strutture portuali, una postazione informatica (ricostruzione in 3D della costa, tentativi di ricostruzione delle stesse strutture, ecc.). Tali strumenti si configurano come i riferimenti dell’itinerario turistico-culturale emerso dai risultati della ricerca e si snoda dalle foci del Timavo alle saline di Sicciole, senza soluzione di continuità. Il progetto realizza, infine, materiale divulgativo da posizionare in prossimità dei siti indagati, concepiti come elementi speculari a quelli presenti nelle sezioni museali.