Asse prioritario di riferimento: Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi
Misura: Misura 3.1 - Qualificazione delle risorse umane, aggiornamento professionale e iniziative innovative sul mercato del lavoro
Codice/Acronimo: AAFVG331133
Beneficiario: CEFAP - Centro per l'Educazione e la Formazione Agricola Permanente
Partner: APROBIO - Associazione produttori biologici e biodinamici del Friuli Venezia Giulia Azienda agricola "Ermacora" (Pavia di Udine) Azienda agricola "Saccavini" (Remanzacco) Consorzio promozione e sviluppo (Udine) Istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente "Stefano Sabbatini" (Pozzuolo del Friuli) SDZPI - Istituto regionale sloveno per l'istruzione professionale (Trieste) Centro tecnico scolastico Nova Gorica - Istituto tecnico professionale per l'agricoltura (Šempeter pri Gorici) Associazione dei produttori agricoli biologici della Severna Primorska (Tolmin)
Descrizione: L’Unione europea individua come prioritaria la crescita dell’agricoltura eco-compatibile, in un’ottica di promozione dello sviluppo sostenibile del territorio. Per quanto concerne lo sviluppo rurale, la PAC (Politica Agricola Comune) rivolge particolare attenzione allo sviluppo dell’agricoltura biologica. Anche i Piani Regionali di Sviluppo Rurale si pongono in linea con tale indirizzo, attraverso l’avvio delle cosiddette misure agroambientali: molte aziende agricole del Friuli Venezia Giulia hanno aderito, infatti, ad una o più azioni previste dalle suddette misure entrando, di fatto, in un sistema che porta alla certificazione delle produzioni integrate regionali. D’altro canto, negli ultimi anni anche la Repubblica di Slovenia ha avviato - in via sperimentale - tecniche di produzione alternative, ottenute da agricoltura biologica. In questo ambito, la cooperazione transfrontaliera costituisce un importante strumento per affrontare tali problematiche nel contesto della formazione professionale. Al riguardo, il progetto in esame parte dalla considerazione che sul territorio italiano vi è un’evidente carenza di professionalità e di aggiornamento nel settore dell’agricoltura eco-compatibile, mentre sul versante sloveno vi è la necessità di avvicinarsi agli standard colturali agro-alimentari richiesti dall’Unione Europea nel contesto del processo di allargamento. Per entrambi i territori si registra, invece, un livello estremamente basso di utilizzo delle nuove tecnologie info- telematiche, ai fini della gestione aziendale. Alla luce di un tanto, il progetto avvia un percorso formativo finalizzato a migliorare le professionalità dei tecnici agricoli nel supporto alle imprese che adottano metodi eco-compatibili (riferibili all’agricoltura integrata e biologica), anche attraverso la messa in rete delle aziende biologiche italiane e slovene.